Freddie Mercury, Barack Obama e io

Errare è umano, e quando scrivi finisci sempre per commettere degli sbagli. Non parlo solo di errori ortografici, sviste nella trama, refusi duri a morire. Parlo di quegli errori causati dall’inesperienza, inevitabili eppure utili per ogni scrittore che desidera imparare a gestire sia l’arte (la scrittura) che la condivisione (il rapporto con i lettori).
Di seguito, troverete tre errori che ho fatto negli ultimi sei anni. Non sono gli unici, eh. La lista è lunga. Ho scelto questi perché mi hanno segnata di più, e perché sono quelli di cui avrei tanto voluto sentir parlare prima di intraprendere il viaggio nel mondo della pubblicazione.

Io, 9 volte su 10, quando rileggo ciò che ho scritto.


Errore #1: i maledetti refusi
Non importa quante volte leggerai il tuo manoscritto, ci sarà sempre una lettera al posto sbagliato. Sempre. Un ‘contentw’ invece di ‘contente’, un ‘mino’ invece di ‘mini’. A volte è facile beccare i maledetti refusi: il controllo ortografico è un aiuto eccezionale. A volte però non è così semplice, perché, proprio come nel caso di ‘mino’ al posto di ‘mini’, è impossibile rilevare l’errore grazie all’ausilio del programma di scrittura.
Allora bisogna leggere. E leggere. E rileggere. E rileggere ancora.
Solo che alla settantanovesima rilettura, il libro lo conosci a memoria, quindi la tua mente non è più ricettiva come all’inizio. Le parole appaiono come un’eco dei ricordi, non come un insieme di lettere, e allora i refusi possono fuggire al controllo.
Che fare? Due cose:
1. Fai leggere il libro a qualcun altro. Per una persona che non ha mai letto il manoscritto, ogni parola sarà nuova di zecca e quindi ogni errore emergerà con facilità. Quando invio un libro ai miei editor, l’ho letto almeno (almeno!) dieci volte dalla prima all’ultima pagina. Quando ricevo le loro note, trovo sempre (SEMPRE!) una vergognosa lista di refusi. Occhi nuovi = Refusi nuovi.
2. Rileggi il tuo libro dall’ultima pagina alla prima. La mente, alla settantanovesima lettura, diventa pigra. Per combattere i MR (maledetti refusi), devi provare a fregarla, dicendole ‘Ehi, quello che stai per leggere è un libro nuovo: le parole, messe così, non le hai mai lette!’. Io rileggo due volte i miei libri dalla fine all’inizio (se un libro conta 400 pagine, leggo prima la 400, poi la 399, poi la 398, e così via), e puntualmente trovo qualcosa che non va.
 
Questi consigli vi permetteranno di eliminare una volta per tutte i MR? Non ve lo assicuro al 100%. Qualche piccolo bastardo può sempre scappare, ma così facendo starete più tranquilli.

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