Domande e Risposte (seconda parte) + data chiusura sondaggio

Come promesso, eccomi con la seconda parte delle risposte alle domande che avete inviato.

Ho scaricato la tua storia Ti ricordi di me? e devo dire che mi è piaciuta molto. Hai mai pensato di approfondire il futuro di Davide e Camila in un nuovo libro? (valeria)
Sì. Qualche idea c'è, ma per ora rimane solo un'idea. Non c'è nulla di scritto, non c'è un programma di scrittura.

Ho sempre seguito il tuo lavoro con ammirazione e ti stimo molto, dunque non prendere a male la mai domanda, ma non ti sembra di cattivo gusto parlare di mariti che tradiscono le mogli con i figli piccoli? Ci sono persone che certi problemi li hanno vissuti e non è il massimo vederli romanzati. (anonimo)
(Ho ricevuto diverse domande in merito a questo argomento. Qualche giorno fa ne ho parlato anche su Facebook.) 
Cattivo gusto? No.
Il cattivo gusto (e anche l'ipocrisia, forse) sarebbe evitare di raccontare una storia perché a qualcuno può dar fastidio. Il cattivo gusto (e, di nuovo, l'ipocrisia) sarebbe raccontare una storia libera da quegli elementi (come l'adulterio) che qualcuno considera come problematici.
Porto avanti questa filosofia fin da quando ho iniziato a scrivere fan fiction. Anche in quell'occasione ho toccato argomenti che a molti sono sembrati scomodi o di cattivo gusto, come il tradimento. Ultima, in ordine di tempo, l'esperienza con la trilogia. In molti mi dissero che sarebbe stato problematico e di cattivo gusto inserire una coppia omosessuale in una storia YA. In molti mi hanno fatto sapere, dopo la pubblicazione di Segreto, che hanno trovato brutto l'amore fra due donne. Ho trovato e trovo questi commenti lontani da quella che è la mia realtà di autrice; non posso e non voglio impedire ad una storia di nascere, solo perché qualcuno potrebbe considerarla di cattivo gusto. Quando penso ad una storia e ad un personaggio, lo faccio aprendo la mente, il cuore e la penna a tutto ciò che quella storia e quel personaggio possono darmi: difetti, pregi, cose che amo e cose che odio.
Faccio la stessa cosa anche quando leggo, in verità. Se avessi dato retta alle questioni di buon gusto avrei perso dei libri straordinari, delle storie magnifiche. Penso a Lolita, di Vladimir Nabokov. Penso a Proibito, di Tabitha Suzuma. Penso a Ordinary Beauty, di Laura Wiess. Penso a tutti quei libri che nel corso degli anni sono stati considerati di cattivo gusto, e per questo addirittura censurati. 
Sono ben consapevole del fatto che esistono persone che hanno vissuto una situazione di adulterio. Sono figlia di una coppia che ha divorziato anche a causa di un tradimento. Sono una donna che è stata tradita. Sono una donna che ha tradito. Tuttavia, sono una donna che non ha paura di leggere certe storie perché possono ricordarle qualcosa che ha vissuto in prima persona.  
Il mio augurio, anonimo, è che tu possa imparare ad avvicinarti ad un libro (qualsiasi libro) senza il pregiudizio che un determinato tema può portarsi dietro. Perché spesso un libro non è solo la lettera scarlatta cucita sui vestiti dei protagonisti, e voltare le spalle ad una storia solo per un pregiudizio può voler dire perdere una bella storia e, con essa, l'opportunità di ampliare le proprie vedute, di conoscere realtà lontane e complesse. Di, in breve, diventare compassionevoli. 

Visto che hai un certo seguito, perché non ti rivolgi a un grafico per le copertine della nuova serie? Quella fatta da te sarà anche carina, ma sia il tuo lavoro che i tuoi lettori non meriterebbero qualcosa di più professionale? (anonimo)
Ho scelto di creare le copertine di questi libri senza rivolgermi ad un grafico perché è mia intenzione migliorare nell'uso di Photoshop. Ogni copertina, dunque, è una palestra, e il risultato è sotto gli occhi di migliaia di persone che possono liberamente giudicarlo. Finora i commenti sono stati positivi, e di ciò vi ringrazio.
Detto questo: avrei potuto fare un lavoro migliore? Senza dubbio. Avrei potuto fare di peggio? Senza dubbio.
Tuttavia, la copertina che ho creato per La tentazione di Laura mi piace da morire. Mi piace proprio tanto tanto tanto. Mi piace così tanto che a volte la guardo e penso: 'Dio, quanto mi piaci'. Ho studiato e sudato per crearla, e sono felice del risultato che ho ottenuto. Qualora dovessi raggiungere il punto in cui penserò: 'Sarà meglio far intervenire un professionista', non esiterò un attimo a contattarne uno. 

Quanto ci sarà della tua vita nei libri della nuova serie? (domanda arrivata via mail)
Molto. Ogni protagonista ha qualcosa in comune con me: aspetto fisico, gusti, trascorsi amorosi. La storia d'amore di una delle tre, inoltre, è moooolto vicina alla mia. Non vi anticipo chi, non vi anticipo cosa. Magari ci arriverete da soli ;)

A me l'omosessualità di Lilac e Baguette sembra una scelta obbligata, dato che sono nate in un paese in cui gli uomini non ci sono più. Tu cosa ne pensi? (anonimo)
Ho dovuto leggere questa domanda due volte prima di capirne il senso, e se non sono troppo rincoglionita (è lunedì, sono sveglia dalle cinque: tutto è possibile) credo che esso sia: se nasci e cresci in un posto in cui non ci sono uomini, il risultato è che diventi lesbica.
Devo aver interpretato male la domanda, davvero. Vivo (viviamo, anonimo) in un mondo in cui uomini e donne non si sono estinti, eppure gli omosessuali esistono, quindi non riesco a cogliere il legame che può esserci fra Assenza Uomini e Omosessualità Femminile.
Devo davvero aver interpretato la tua domanda nel modo sbagliato. Vero?

Perché ti piace così tanto la pizza? (anonimo)
PERCHÉ NON DOVREBBE PIACERMI????

Grazie a chi ha inviato una domanda nelle ultime settimane.
Consideratemi sempre a vostra disposizione per quanto riguarda dubbi, commenti e anche critiche.
Come ho scritto ieri su Facebook, da oggi iniziano le revisioni più difficili. Resterò probabilmente lontana dal blog, ad eccezione di comunicazioni importanti.
Vi ricordo di votare (o votare di nuovo) per scegliere la versione cartacea dei miei prossimi libri. Il sondaggio si chiuderà il 31 Marzo.

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