Infinito - Teaser #2

Neurone di Lilac: *piange*
Neurone di Lilac: *piange più forte*
Neurone di Lilac: *piange come un bimbo di quattro anni: zero lacrime e tutta voce*

Che c'è? Perché piangi?

Neurone di Lilac: Per quello che hai fatto ieri, Alessia.

Il teaser-pesce d'Aprile? Ma dai, è stato divertente.

Neurone di Lilac: Per te, forse. Pervertita. Io ho sofferto. *picchietta il fazzoletto agli occhi per asciugare le finte lacrime* E' stato traumatico.

Addirittura. Era uno scherzetto innocente, i lettori hanno capito subito che si trattava di un pesce d'Aprile.

Neurone di Lilac: Prometti che non lo farai più.

D'accordo. Prometto.

Neurone di Lilac: E ora scusati.

Ooook. Vi chiedo scusa, lettori di Lilac, per-

Neurone di Lilac: No, non devi scusarti con loro. Devi scusarti con me. Sono stato io a soffrire di più. *sbatte i piedi sulla pia madre*

Ok, ok, ok. Ti chiedo scusa, neurone di Lilac. Non volevo rovinarti il pomeriggio. Prometto che non farò altri scherzetti come quello di ieri. D'accordo?

Neurone di Lilac: *mette via il fazzoletto* *sorride compiaciuto* D'accordo. Ora va meglio. Accetto le tue scuse, ma per i lettori ci vuole altro. Che ne dici di un nuovo teaser... vero, stavolta?

Ok. Si può fare.

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Dal capitolo 6* di Infinito:

"Elvis, tu riesci a capire quello che stiamo guardando?"
Accarezzo il cucciolo di Marilyn nella speranza che possa rispondermi. Lui si trasforma in una ciambellina di pelo nero, sistemandosi sulle mie gambe.
"Ricapitoliamo. Il peso dell’anello distrugge chi lo porta, giusto? Guarda quel vermiciattolo parlante con la testa sproporzionata rispetto al corpo. Gollum. Anzi, non guardarlo. E' spaventoso. Ma Frodo si sta comportando come un idiota, non come un eroe distrutto dal peso dell’anello. Non capisco perché abbiano scelto, come protagonista principale della storia, il più stupido di tutti i nani della contea. Forse la morale è: Anche un idiota può diventare un eroe." Affondo le dita nel pelo del cucciolo. "Cosa ne pensi, Elvis? La mia teoria ha senso?"
Elvis apre gli occhi lentamente, mi guarda come per dire 'Sono un cane. Non ho neppure un mese di vita. Che vuoi da me?', e riprende a dormire. 
Mi giro verso destra, verso il letto su cui Coral è distesa. "Tu cosa ne pensi?" domando, indicando il televisore. "Frodo Baggins: idiota o no?"
Coral non risponde. Rimane a guardare il soffitto della sua camera da letto, ignorando il mio nuovo tentativo di portarla via dal luogo in cui si è chiusa da quando siamo arrivati. 

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*Estratto non è editato. Nella versione finale del libro queste parole potrebbero subire delle modifiche.

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